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Dibattito CISL

Inserisco sul sito, per correttezza, i seguenti documenti:

1) e-mail della dott.ssa Caterina Palazzo (arrivata il 19 giugno 2006) dal titolo edificante “La grancassa del cambiamento”.

2) e-mail della dott. Cristina Tosti Guerra del 19 giugno 2006 dal titolo “Campagna elettorale”.

Rilevo che quando la dott.ssa Caterina Palazzo scrive che “il voto Federici diventa inspiegabile” dimostra di non avere rispetto per chi mi ha votato (1324 persone) in piena consapevolezza e libertà, ma soprattutto di non conoscere le esigenze dei lavoratori e non avere il polso della situazione.

La dott.ssa Palazzo, terribile sindacalista, lotta contro se stessa: è infatti anche membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Firenze e pare (le delibere infatti non sono tutte disponibili e non si sa mai come votano i singoli membri) che voti a favore delle delibere, salvo poi lottare nella RSU contro il Rettore ed il C.d.A.

Sarebbe interessante sapere come ha votato la dott.ssa Palazzo a proposito dell’azienda agricola di Montepaldi, così onerosa per il nostro Ateneo, o ad esempio sul preventivo per l’esercizio 2006-uscite, a proposito nel capitolo “altre assegnazioni diverse (dall’Ateneo per il funzionamento)”, nel quale vengono assegnate a 6 Centri alcune somme a carico dell’Ateneo: l’unico centro che riceve € 150.000,00 in più di dotazione (€ 350.000,00 contro i precedenti € 200.000,00 del 2005) è il “Centro di ricerca settore vitivinicolo italiano”, mentre l’“Istituto Papirologico G. Vitelli” diminuisce di € 108.801,00.

Sottolineo però l’esistenza di un problema culturale che dovremo affrontare quando stenderemo il Codice Etico per il nostro Ateneo per regolare i conflitti di interesse. Cosa dobbiamo intendere per conflitto di interesse? Non vorrei che si ritenesse non essere conflitto di interesse stare nel Consiglio di Amministrazione dell’Università di Firenze e nella RSU dello stesso Ateneo. Questo eventuale problema culturale dei quadri CISL mi è confermato dal fatto che il prof. Augusto Marinelli, di antica militanza CISL, salvo poi averla abbandonata per essersi iscritto all’USPUR in anni più recenti, non ritiene conflitto di interesse fare il Rettore dell’Università di Firenze e contemporaneamente il Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Università di Salerno.
Avremo sicuramente molto da discutere. Cercheremo di far riflettere la dott.ssa Palazzo sull’antico e saggio detto genovese “Nu se pou suscia e shurbi” (“Non si può aspirare e soffiare contemporaneamente”).

Alla dott. Cristina Tosti Guerra, che mi accusa di cavalcare l’onda dei “facili consensi”, rivolgo l’invito a fare l’elenco delle promesse elettorali che sono state fatte a singoli, gruppi, ecc., senza nessun fondamento reale. Io di promesse di questo tipo, ispirate dalla logica della spartizione e dall’elargizione di favori personali, non ne ho mai fatte. Sul fatto specifico del “una testa un voto” io non l’ho mai promesso, nemmeno ora. Invece il Rettore Marinelli nella campagna elettorale del 2000 lo aveva promesso e non è successo niente in 6 anni: perché non scrive una lettera anche al prof. Marinelli?


Infine, una domanda: come mai la CISL non ha partecipato alla campagna elettorale fino ad ora e si è svegliata solo dopo le elezioni del primo turno?
Ma non era la CISL storicamente contro il fatto che il sindacato fosse la “cinghia di trasmissione” del Partito (o del Rettore)?

19 giugno 2006